2008 - Cappuccetto Rosso

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  1. kccmt
     
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    Di rivisitazioni delle fiabe classiche ne sono state fatte a bizzeffe. Può esserci ancora qualcosa da dire? Forse, ma se c'è non mi pare sia qui, perché davvero non ci trovo niente di nuovo in questo racconto, quasi un mix tra la fiaba originale e la riscrittura di Angela Carter, ma alla fine né carne né pesce.
    Qualche errore tipografico sparso, spazi dentro le virgolette che non ci dovrebbero essere, punteggiatura doppia (sempre dopo le virgolette) di quando in quando, danno l'idea di errori sfuggiti alla correzione perché alcune volte non si presentano, altre sì. E non mancano le solite E apostrofate invece che accentate.
    Trovo terribilmente convoluta la frase "Era tanto tempo che qualcuno non mi parlava così.". Non sarebbe stato meglio "Era tanto tempo che nessuno mi parlava così. "

    Edited by kccmt - 21/10/2008, 16:11
     
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  2. Virgart-BdA
     
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    Che dire a parte gli errori, già segnalati, trovo abbastanza incredibile, anche per una Cappuccetto rivistata, lasciarsi baciare tutto il braccio dal licantropo di turno, desiderando, poi, un bacio vero.
    Onestamente alcune descrizioni in stile cartoon, mi hanno fatto sorridere.
    Se sia fantasy o meno lascio decidere ai lettori, di certo è uno dei racconti che meno mi è piaciuto.

    Virgart
     
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  3. kccmt
     
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    CITAZIONE (Virgart-BdA @ 21/10/2008, 15:57)
    Che dire a parte gli errori, già segnalati, trovo abbastanza incredibile, anche per una Cappuccetto rivistata, lasciarsi baciare tutto il braccio dal licantropo di turno, desiderando, poi, un bacio vero.

    È quella la parte carteriana della faccenda. ^_^
     
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  4. zeros83
     
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    Anche a me non ha detto molto. Speravo che fosse un Cappuccetto Rosso un po' diverso dal solito (che so, CP che uccide quella lagna della nonnina, cose così!) e invece quel che c'era di diverso non mi ha esaltato...
     
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  5. kccmt
     
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    CITAZIONE (zeros83 @ 21/10/2008, 20:16)
    (che so, CP che uccide quella lagna della nonnina, cose così!)

    OK, 'spetta che lo scrivo ^_^
     
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  6. zeros83
     
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    Non vedo l'ora! :) Così le nonnine inferme imparano ad andare a curarsi a casa dei figli e quelle in salute a fare come la mia: indipendenza e guai a chi rompe! :P
     
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  7. Giurista81
     
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    Racconto che dimostra, nel suo sviluppo, quanto l'autore sia alle prime armi (questa almeno la mia impressione, poi magari sarò smentito). Dico questo perché il pezzo pare prendere in giro il lettore: prima si dipinge una minaccia, poi si passa sul demenziale (grossa caduta di stile nel periodo: "frenò bruscamente, come fanno gli animali nei cartoni animati") con dialoghi altamente improbabili quanto alla terminologia adottata (assurdo anche il desiderio di cappuccetto rosso di esser baciata da un lupo!?), quindi si ritorna sul minaccioso con un epilogo in cui lo stesso narratore muore pur continuando a raccontare la storia senza che ciò sia giustificato (racconta addirittura eventi successivi alla sua morte).
    Gravemente insufficiente.
     
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  8. kccmt
     
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    CITAZIONE (Giurista81 @ 22/10/2008, 23:13)
    un epilogo in cui lo stesso narratore muore pur continuando a raccontare la storia senza che ciò sia giustificato (racconta addirittura eventi successivi alla sua morte).

    Questo sinceramente non lo vedo come un gran problema, non sarebbe né il primo né l'ultimo caso di "narratore post mortem".
     
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  9. Giurista81
     
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    Io, invece, trovo che questa soluzione sia poco rispettosa verso chi legge, se non viene in qualche modo giustificata. Peraltro, in molti (se giri per i laboratori di scrittura) sostengono questa mia posizione.
     
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  10. Sheyraen
     
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    [MOD ON] Vorrei elevare un solo appunto:
    per favore, giudicare il racconto va bene, dire la propria opinione è sacrosanto.
    Non cadiamo però nell'errore di giudicare anche l'autore.
    Non credo che "volesse prendere in giro il lettore", né è dato sapere che sia o meno alle prime armi.
    Dunque vi chiedo di astenervi da questo tipo di giudizio.
    [MOD OFF]

    Quanto alle posizioni, francamente non mi baso su quelle di laboratori di scrittura o di altri per esprimere la mia opinione che resta del tutto personale e opinabile.
    L'arte ha la bellissima connotazione di potersi esprimere liberamente rispetto a rigide regole e dettami, o al "gusto comune".
    Sta al lettore singolo poi apprezzare o meno l'espressione di un artista.

    Tanto per fare un esempio, una volta la "d" eufonica ci stava benissimo, era quasi "d'obbligo" per chi doveva definirsi autore.
    Adesso è spesso condannata e assunta come metro di misura per giudicare la validità di uno scritto.

    Per me dire "La maggior parte della gente la pensa così" su simili sfumature non è sufficiente per convincermi ;)
     
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  11. Giurista81
     
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    CITAZIONE (Sheyraen @ 23/10/2008, 15:23)
    [MOD ON] Vorrei elevare un solo appunto:
    per favore, giudicare il racconto va bene, dire la propria opinione è sacrosanto.
    Non cadiamo però nell'errore di giudicare anche l'autore.
    Non credo che "volesse prendere in giro il lettore", né è dato sapere che sia o meno alle prime armi.
    Dunque vi chiedo di astenervi da questo tipo di giudizio.
    [MOD OFF]

    Quanto alle posizioni, francamente non mi baso su quelle di laboratori di scrittura o di altri per esprimere la mia opinione che resta del tutto personale e opinabile.
    L'arte ha la bellissima connotazione di potersi esprimere liberamente rispetto a rigide regole e dettami, o al "gusto comune".
    Sta al lettore singolo poi apprezzare o meno l'espressione di un artista.

    Tanto per fare un esempio, una volta la "d" eufonica ci stava benissimo, era quasi "d'obbligo" per chi doveva definirsi autore.
    Adesso è spesso condannata e assunta come metro di misura per giudicare la validità di uno scritto.

    Per me dire "La maggior parte della gente la pensa così" su simili sfumature non è sufficiente per convincermi ;)

    Innanzi tutto, non mettermi in bocca cose che non ho detto. Mi spiego meglio, non ho detto che l'autore voleva prendere in giro il lettore (sarebbe un masochista in tal caso), ma che raggiunge (involontariamente) questo effetto che peraltro è tipico di chi è alle prime armi (sottoscritto, a suo tempo, compreso). Peraltro, in riferimento al fatto che si tratti di un autore alle prime armi, se leggi bene ho detto: "questa la mia impressione" (e non dunque una certezza matematica). Ti dico così, perché ci sono un mare di ingenuità (sottolineate anche dagli altri utenti del forum) che lo stanno a evidenziare. Non è mica un demerito.
    Dire che un autore è alle prime armi non è una critica, ma caso mai un'attenuante (quasi tutti sono passati da tali errori: io a esempio quando ho iniziato a scrivere bombardavo con avverbi, "d" eufoniche, periodi chilometrici, punteggiatura traballante). Questo per dirti che quando si commenta si deve essere i più duri possibili (ne va a vantaggio di chi riceve il commento, anche se si può incavolare). Questa è una massima che ho imparato a suon di partecipare a laboratori, concorsi e quant'altro.
    Io leggo la storia tutto preso e alla fine arrivo in fondo e il narratore mi dice: sai ero morto (che colpo a effetto, eh), però racconto lo stesso...
    Mi chiedo allora perché non si sia raccontato il tutto in terza persona...

    Beh neppure io mi baso sulle opinioni degli altri e ho anche motivato la mia opinione. Il riferimento ai laboratori di scrittura vuole essere un "campanello di allarme" ulteriore per chi ha scritto il racconto, per farlo ragionare su questo aspetto.
     
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  12. Sheyraen
     
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    Giurista, per favore quando quoti non stare a riprendere tutto il messaggio, ma magari solo i pezzi a cui vuoi rispondere per agevolare la lettura anche agli altri :)

    Ricordiamoci che siamo su un forum, con tutti i limiti che comporta un dialogo fatto in questo modo.
    Dunque sono lieta della tua precisazione ulteriore, ma allo stesso tempo lo ribadisco:
    si può giudicare un racconto, non le intenzioni dell'autore.
    Dire "Il pezzo pare prendere in giro il lettore" è una parafrasi che induce per forza a pensare che chi ha scritto il pezzo avesse questa intenzione (un racconto non ha volontà, l'autore del racconto sì).
    Se l'ho interpretata così, evidentemente è quello che mi è giunto dalla tua comunicazione.
    Chiedo solo maggiore attenzione nell'esprimere concetti.
    Giudizi severi va bene. Non necessariamente dobbiamo ergerci sul piedistallo e "insegnare" a "ragionare". Limitiamoci a esprimere ciò che i racconti ci trasmettono. Saranno gli autori stessi a fare tesoro dei nostri consigli, se li riterranno validi.

    Altra cosa che ometterei, in qualunque modo tu la voglia dire, è "L'impressione che sia alle prime armi". Riguarda la persona. Puoi dire che ci sono delle ingenuità nel racconto, evidenziarle ecc. ecc.
    Parlare dell'autore, anche se sotto il manto dell'impressione, tende a creare incomprensioni e fraintendimenti che vorrei evitare.
     
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  13. Virgart-BdA
     
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    Approfitto di questi due ultimi post per sottolineare che qui si valutano i racconti.
    Noto invece, come in altri botta e risposta, che si innescano scambi di 'opinioni' personali (mi è capitato con Kccmt e ho smesso di rispondere).
    Ritengo che andrebbero spostati in altra sede, perché l'autore che legge deve trovarvi solo consigli, suggerimenti e correzioni, non polemiche.
    Mi scuso fin d'ora sia con Sheyraen che con Giurista81 (che peraltro stimo molto), ma ho ritenuto giusto portarlo alla vostra attenzione.

    buona giornata

    Virgilio
     
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  14. kccmt
     
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    Vero ma... mi pare che lo scambio di opinioni tra me e te riguardasse proprio un racconto, e per di più vi stava partecipando anche l'autore, o sbaglio? :huh:

    Tornando al racconto in questione, io rimango dell'idea che il "narratore post mortem" non sia un grave difetto, se usato con parsimonia. Nello specifico è una cosa che trovo perdonabile in questo racconto, se fosse stato l'unico "difetto" non mi sarei neppure posto il problema. Poi è una cosa che può piacere o meno, ma non la si può definire una carenza oggettiva.
     
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  15. Virgart-BdA
     
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    La Morte del 'narratore' l'avrei dichiarata all'inizio.
    Non avrei puntato su questa sorpresa finale ma avrei giustificato, in un paio di righe, la cosa, puntando poi sulla tecnica descrittiva per raccontare come ciò fosse avvenuto.

    Concordo in parte con quanto evidenziato da Giurista81, ciò che vien raccontato deve comunque essere plausibile.

    Virgart
     
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18 replies since 21/10/2008, 10:04   246 views
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